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Associazione
Culturale e Casa Editrice - Via San Costanzo, 8
80073 Capri Italy - Email info@oebalus.org |
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presso il Centro Congressi - Via Sella Orta, Capri si terrà un incontro su Culti e religione nella Capri antica Presiede Prof. Marisa Tortorelli Ghidini |
L’incontro, attraverso agili relazioni corredate dalla proiezione di materiale
archeologico, punta l’attenzione su alcuni interessanti aspetti dell’ideologia
e della pratica religiosa sull’isola di Capri nell’arco di tempo che va
dall’arrivo di coloni greci (VII a.C.) alle ultime testimonianze della
presenza di imperatori sull’isola (II d.C.).
Il tentativo di ricostruzione di una "storia religiosa" di Capri nei secoli suddetti dovrà tenere necessariamente conto di un quadro storico tuttora sconosciuto (le popolazioni italiche indigene) e notevolmente nebuloso (la Capri "greca" prima dell’arrivo degli imperatori romani) nonché di una presenza umana, e quindi di potenziali espressioni del "sacro", difficilmente riconducibile ad un’unità etnica, sociale e culturale. Andranno in questo senso diversificate e tenute ben separate le espressioni della religiosità pubblica della comunità dell’isola da quelle "private", proprie dell’aristocrazia romana e della famiglia imperiale, individuabili nell’iconografia degli arredi delle ville. Ma questo quadro appare più articolato se si prendono in considerazione le tracce di una forma di religione strettamente coniugata alla natura dell’isola di Capri come luogo di transito: la religione dei naviganti, la cultualità di gruppi che, prescindendo da ragioni etnico-culturali, fondano la propria ideologia sulla "mobilità" e che, pertanto, praticano una cultualità decisamente connotata in senso "transitorio", con cerimonie e riti collegati ad un’esperienza e ad una permanenza provvisoria. Il mare in tal senso, e fino a quando non sarebbero subentrate scelte ideologiche contrarie, giocò un ruolo rilevante nella creazione, a Capri, di un "laboratorio del sacro", di un’esperienza aperta ad una religiosità che fosse "dialogo" prima di divenire espressione dello spirito di autoidentificazione etnico-culturale. |