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Tutela dei disabili
 
CAPRI ISOLATA DALLE BARRIERE
 
Civiltà e rispetto dei diritti dei disabili nella disciplina sull'eliminazione delle barriere architettoniche contemplata dal Nuovo Regolamento Edilizio di Capri

       Dopo circa un anno e mezzo da quando è nata l'iniziativa "Capri senza barriere" da parte delle due associazioni di volontariato UNITALSI e San Vincenzo de' Paoli e da parte dell'Ente Parrocchiale di Capri, sta per essere approvato dal Consiglio Comunale il testo definitivo del nuovo regolamento edilizio del Comune di Capri, il quale, oltre ad disciplinare ex novo  l'intera materia edilizia, prevede in un apposito capo di esso tre articoli relativi, appunto, al superamento ed all'eliminazione delle barriere architettoniche nel territorio comunale.
        Il titolo di tale capo inserito nel nuovo regolamento edilizio recita testualmente "accesso e fruibilità alle costruzioni da parte delle persone fisicamente impedite" e presenta al suo interno tre articoli specifici, di cui il primo elenca i luoghi sul territorio comunale da sottoporre a tale particolare disciplina, il secondo stabilisce i requisiti da osservare nella costruzione di essi, mentre l'ultimo articolo prevede uno strumento di controllo tecnico-amministrativo sull'applicabilità di tale disciplina normativa.

Nuovi spazi
        Con riferimento, dunque, al primo articolo, esso stabilisce che dovranno essere accessibili, per il futuro, alle persone fisicamente impedite nelle loro capacità motorie, visive ed uditive, oltre a quelle già previste nella normativa in materia, le seguenti opere:
- le nuove costruzioni a destinazione d'uso residenziale;
- le nuove costruzioni destinate o destinabili ad usi misti e produttivi, allorché non abbiano da assolvere esigenze operative che debbano escludere per ragioni tecniche o di sicurezza tale accessibilità;
- le costruzioni, con qualsiasi destinazione, recuperate o ristrutturate, quanto meno per le parti di esse ove l'accesso delle persone fisicamente impedite appaia possibile e conveniente;
- gli spazi di ogni altra costruzione, nuova o recuperata, coperti o scoperti, dove, a causa della loro funzione collettiva, debba essere assicurata la fruibilità degli stessi spazi da parte di tutti;
- gli spazi di viabilità e di sosta pubblica.

Conciliare con il patrimonio storico-ambientale
        Il secondo articolo del capo in esame stabilisce, quindi, che le predette opere dovranno possedere i requisiti previsti dalla normativa in materia ed in particolare quelli di cui alla legge-quadro n. 104 del 5.2.1992 e al D.M. L.L. n. 236 del 14.6.1989.   A questo riguardo va evidenziato che l'art... 24 della legge quadro n. 104 del 5.2.1992 ha previsto non solo l'abrogazione tacita, entro un certo numero di giorni, di tutte quelle norme presenti nei vari regolamenti edilizi comunali qualora siano in contrasto con la normativa sull'eliminazione delle barriere architettoniche, ma anche l'istallazione di strutture semovibili (cd. opere provvisionali) in quei particolari edifici o territori comunali (come Capri) in cui tassativi vincoli legislativi (ambientali, storici, ecc.) vietino l'alterazione urbanistica e strutturale al fine di eliminare eventuali barriere architettoniche.

Un garante nella Commissione Edilizia
        Tuttavia l'elemento più innovativo e, nel contempo, più interessante del capo preso in esame è costituito proprio dall'ultimo articolo in esso contenuto.  Tale articolo stabilisce, infatti, che il Sindaco del Comune di Capri, al fine di garantire il rispetto di quanto previsto dai due articoli precedenti, con propria determinazione nominerà un rappresentante tecnico scelto da una terna designata dagli Enti e dalle Associazioni di assistenza alle persone fisicamente impedite che operano ufficialmente sul territorio comunale.
        Tale rappresentante potrà partecipare, congiuntamente all'Ufficio Tecnico Comunale, all'istruttoria dei progetti da sottoporre all'esame della Commissione Edilizia. Pertanto il predetto rappresentante dovrà essere portato puntualmente a conoscenza di ogni convocazione della Commissione Edilizia.

Una riflessione giuridico-amministrativa...
        Dall'analisi di tali articoli, ora evidenziati, scaturiscono alcuni spunti di riflessione.
       Una prima riflessione è di carattere giuridico-amministrativo: infatti con la previsione in Commissione Edilizia di un rappresentante degli "interessi collettivi" relativi ai diritti dei soggetti portatori di handicap viene data concreta attuazione a quell'indirizzo legislativo più volte ribadito dal Legislatore italiano (vd. art. 6  1.142/90; art. 9  1.241/90) e giustamente recepito nello stesso Statuto del Comune di Capri (art. 45 n. 4) per il quale anche i soggetti privati possono intervenire nel procedimento amministrativo per presentare eventuali osservazioni, deduzioni e proposte qualora dal provvedimento amministrativo da adottare possa derivare un eventuale pregiudizio ai propri interessi. La ratio di tale indirizzo legislativo è quella di favorire sempre più, come in questo caso, quell'incontro tra pubblica amministrazione e cittadino o, meglio, tra interesse pubblico ed interesse privato al fine esclusivo di ottenere una collaborazione proficua e costruttiva e, in definitiva, una soluzione migliore e più mirata dei vari problemi.

... politica
        La seconda riflessione che scaturisce è, poi, di natura prettamente politica. Va, infatti, considerato che la previsione di una specifica disciplina relativa al superamento ed all'eliminazione delle barriere architettoniche conferisce un "salto qualitativo" di natura essenzialmente etica e civica all'intero regolamento edilizio. Tale "salto qualitativo" rivela, pertanto, un'attenzione ed una sensibilità politico-amministrativa verso tali problemi, in sintonia con quella cultura non di solidarietà bensì di legittimo rispetto e tutela dei diritti di qualsiasi individuo più debole, portata fortemente avanti da quelle associazioni di volontariato capresi ispiratrici della suddetta modifica regolamentare.
        Tale "salto qualitativo" è ancora più significativo laddove si consideri che, non solo e non tanto il vecchio regolamento edilizio caprese, quanto il più recente regolamento edilizio di Anacapri (1986), apparentemente più evoluto, pur disciplinando la materia edilizia con minuzioso tecnicismo, nulla presenta in merito alla vasta e da anni operante normativa relativa al superamento delle barriere architettoniche, evidenziando un'indifferenza civica ed un'insensibilità politica verso tali problemi.

Priorità agli aspetti sociali
        Concludendo, possiamo senz'altro valutare positivamente le nuove norme introdotte dal nuovo Regolamento Edilizio di Capri e, considerato che i valori etici e civici passano anche attraverso tali, apparentemente piccoli, strumenti amministrativi rivelando il grado di civiltà raggiunto da una collettività, auguriamoci che, in futuro, chiunque ambisca a governare questa Isola ponga sempre in primo piano tali valori di uguaglianza e tutela delle minoranze.
        Nel frattempo concediamo venia a chi, in questa Isola, anziché immergersi in annose quanto sterili discussioni tra un "turismo di massa o un turismo di élite" preferisca, invece, guardare ad una forma di turismo che sia innanzitutto autonomo ed indipendente da barriere architettoniche e steccati mentali.

        Enrico Romano