|
|
||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||
Associazione
Culturale e Casa Editrice - Via San Costanzo, 8
80073 Capri Italy - Email info@oebalus.org |
|||||||||||||||||||
Sabato
2 dicembre 2000 alle ore 18,30 |
Vittoria
Fiorelli è laureata in Lettere Moderne presso l’Università
degli Studi “Federico II” di Napoli con tesi di laurea in Storia del
Rinascimento dal titolo Orsola Benincasa e l’ideologia dell’inferiorità
femminile.
Ha insegnato materie letterarie presso l’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli e a tutt’oggi collabora con la cattedra di Teoria e tecnica del restauro dei manufatti e di Storia moderna presso l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli. E’ attualmente titolare di una borsa di studio bandita dall’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli per ricerche da svolgersi presso l’Archivio della Dottrina e della Fede di Roma. L'interesse per la figura di Madre Serafina di Dio si inserisce all’interno di una linea di ricerca che ha toccato alcune rilevanti figure della mistica femminile napoletana. Tra le sue opere si ricordano ‘La vita di Orsola Benincasa’, in L'Istituto Suor Orsola Benincasa 1895-1995, Napoli 1995, pp. 41-53 e Cupio dissolvi. Destini di donne tra profetismo e ascesi monastica (in corso di stampa). |
Nel
panorama spirituale del Seicento napoletano uno degli episodi più
interessanti è stato quello legato alla figura di Madre Serafina
di Dio. La sua vita è stata caratterizzata dal caparbio tentativo
di mettere in piedi una rete di fondazioni monastiche che da Capri
si espandesse progressivamente lungo la penisola prospiciente.
La sua ferma volontà di realizzare questo sogno e la ferrea direzione con la quale, dalla sua isola, continuava a gestire i "suoi" conventi fecero di lei un elemento scomodo nell'ambito del mondo religioso femminile che le gerarchie ecclesiastiche controriformate intendevano ridurre ad esempi di ascesi monastica protette dalle grate della clausura. Questo condannò la sua vicenda privata ma non riuscì comunque a cancellare la sua imponente opera terrena. |