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Associazione
Culturale e Casa Editrice - Via San Costanzo, 8
80073 Capri Italy - Email info@oebalus.org |
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Augusto a Capri Capri fece parte del territorio di Neapolis e dipese politicamente da questa città fin quando non si registrò un evento epocale: l’arrivo di Ottaviano, il futuro imperatore Augusto. Strabone racconta che negli anni successivi alla battaglia di Azio (31 a.C.) Ottaviano, particolarmente colpito dall’isola, la ridusse a sua proprietà privata, dando in cambio ai Neapolitani l’isola di Ischia e avviando sul territorio una massiccia attività edilizia. L’isola rimase meta privilegiata dell’imperatore fino alla sua morte, avvenuta nel 14 d.C., ma non divenne mai sua sede stabile. La tradizione antica registra il vincolo stretto che Augusto seppe creare e conservare con l’isola, con i suoi abitanti e la sua tradizione. Svetonio narra dell’abitudine del principe di intervenire alle feste della gioventù isolana incoraggiando un istituto - l’ephebía - di chiara origine greca. Sempre Svetonio attesta il suo interesse a ornare le ville capresi di resti di animali preistorici e di antichissimi manufatti che, data l’importanza della preistoria caprese, è probabile siano stati ritrovati, tutti o in parte, durante i notevoli lavori edilizi promossi sul territorio dell’isola da Augusto stesso. Ridotta a proprietà privata della famiglia imperiale, l’isola assisté a una trasformazione del suo tessuto sociale ed economico: le iscrizioni antiche ritrovate mostrano la rilevante presenza di liberti e funzionari al seguito dell’imperatore. Tuttavia alle trasformazioni sociali ed economiche non si accompagnarono cambiamenti sotto il profilo culturale: molte delle iscrizioni dimostrano che la lingua greca continuò a essere usata fino al IV secolo d.C. |
Asse di bronzo con testa di Augusto proveniente dalla villa di Gasto (Capri, Soprintendenza Archeologica) |
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(testo di Eduardo Federico -
foto di Marco Amitrano)
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